Spesso si pensa che per una postura corretta si debba partire dai piedi, dal basso. Proviamo a partire dall’alto e come diceva Alexander ripetiamoci: “Sollevo la mia testa verso l’alto e lascio che il mio corpo la segua”.
Se penso che la testa sia la locomotiva e le vertebre siano i vagoni della locomotiva, riesco subito a contrastare il primo elemento che ci danneggia se mal gestito: la forza di gravità. Se partiamo da questo concetto ed immaginiamo di avere un tirante elastico che porti la nostra testa verso l’alto i nostri movimenti diventeranno più armonici, eleganti e meno dispendiosi. La nostra postura diventerà più corretta, le curve fisiologiche della nostra colonna saranno ristabilite e diventerà molto semplice:
- sederci in maniera corretta su una sedia,
- alzarci e sederci su un sedia ,
- percepire la postura corretta da in piedi,
- acquisire consapevolezza posturale nel cammino
- salire le scale,
- mantenere l’equilibrio su un piede solo,
- passare alternativamente da punta a talloni sulle caviglie da in piedi,
- estendere gli arti superiori senza creare compensi (contraendo gli addominali eviteremo l’aumento della lordosi lombare)
Carl Lewis, “il figlio del vento”, ci fa comprendere al meglio questo quale sia la postura corretta! Quando correva sembrava non facesse nessuna fatica ed utilizzava solo i muscoli necessari per lo sforzo richiesto. Eleganza, naturalezza, efficienza e bellezza rappresentano un modo di correre che rimarrà per sempre nella storia.
Questa presa di coscienza è molto semplice ma difficile da applicare con costanza. Dobbiamo pensarci spesso per cambiare le nostre abitudini posturali. Dobbiamo fare in modo che diventi automatico pensare alla nostra testa come la base di partenza per una postura corretta.
La nostra postura diventerà più aggraziata e consapevole. I nostri dolori e le nostre tensioni diminuiranno, la nostra qualità di vita aumenterà giorno dopo giorno.
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